Prima di decidere quale e-cig acquistare, dovresti preoccuparti innanzitutto del modo in cui vuoi svapare. Contrariamente alla sigaretta analogica, infatti, la sigaretta elettronica può essere utilizzata in due modi ben distinti: il tiro da guancia e il tiro polmonare. Il primo si differenzia ben poco da quello della sigaretta tradizionale: è un tiro piuttosto chiuso e prevede l’inalazione di una moderata quantità di vapore. Il secondo, invece, consiste nell’aspirazione di una quantità maggiore di vapore denso che invade direttamente i polmoni senza stazionare in bocca.
Perché è importante capire il tipo di tiro? Beh, perché in base a esso cambiano anche le caratteristiche della sigaretta elettronica e i liquidi da svapo (in particolare la percentuale di glicole propilenico, glicerina vegetale e nicotina liquida). Per chi vuole smettere di fumare e sceglie di passare alla sigaretta elettronica è consigliabile optare per il tiro da guancia, almeno ai primi tempi. Il motivo è semplice: essendo simile a quello della sigaretta analogica, il tiro da guancia consente di non subire lo shock dovuto al passaggio dal fumo allo svapo e di iniziare questa nuova esperienza in maniera graduale.
Appurata la differenza tra i metodi di aspirazione del vapore, vediamo quali sono le caratteristiche che dovresti prendere in considerazione in una e-cig.
La batteria, l’atomizzatore e la resistenza sono gli elementi più importanti della sigaretta elettronica e per avere un’esperienza di svapo in linea con i tuoi desideri è importantissimo che ognuno di essi abbia le caratteristiche giuste.
La batteria fornisce alla resistenza elettrica situata nell’atomizzatore l’energia necessaria a produrre il calore che serve a far evaporare i liquidi. A seconda del modello, cambiano sia la durata sia il wattaggio. Questi fattori vanno considerati in relazione al tipo di esperienza di svapo e alla quantità di tiri giornalieri. Tenendo fede al suggerimento dato in precedenza, un neo vaper farebbe bene a optare per un wattaggio adeguato al tiro da guancia; in merito all’autonomia, invece, dipende da quanto si era soliti fumare (maggiore è l’impiego giornaliero della e-cig, maggiore sarà il consumo di energia).
L’atomizzatore della sigaretta elettronica è il componente in cui avviene la vaporizzazione dei liquidi tabaccosi, fruttati o cremosi scelti dal vaper. Al suo interno ha sede una resistenza elettrica (coil) che viene messa in contatto con il cotone impregnato di liquido. La scelta di questo elemento dipende ancora una volta dal tipo di tiro (gli atomizzatori da guancia sono diversi da quelli polmonari) ma anche dal livello di esperienza del vaper: infatti, gli atomizzatori in commercio possono essere rigenerabili o non rigenerabili. La differenza sta nel fatto che i primi sono predisposti per la sostituzione della resistenza, il cui assemblaggio viene eseguito artigianalmente, mentre i secondi – per dirla in maniera semplice – sono “usa e getta” in quanto una volta esaurita l’efficienza della coil non possono essere riutilizzati.
Chi è all’inizio della sua esperienza da vaper farebbe meglio a puntare sui secondi; una volta presa confidenza con lo svapo, invece, sarà possibile personalizzare la propria e-cig in base alle proprie esigenze.